Coltivazione delle rose
Consigli utili per una coltivazione di successo

L’impianto
È di fondamentale importanza preparare bene il terreno per l’impianto. Le operazioni da fare sono una vangatura e se necessario una pulizia manuale da malerbe o radici di altre rose, una concimazione con sostanza organica (letame compostato o stallatico in pellet od in polvere) e nella fase di impianto delle piante si consiglia l’utilizzo di micorrize.
Le piante a radice nuda possono essere messe a dimora da novembre a febbraio, mentre quelle franche di vaso in tutti in periodi dell’anno; evitare comunque i periodi di gelo.
È importante cambiare il terreno prima di coltivare rose su un suolo già sfruttato da questa coltura. Se questo non è possibile il terreno interessato dal nuovo impianto dovrà essere lasciato a riposare per un periodo di almeno dodici mesi prima di piantarvi nuovi rosai. Le rose preferiscono terreni fertili ma non pesanti. Infatti per farle crescere bene è molto importante un buon drenaggio, le rose abbisognano di terreni freschi ma che non presentino fenomeni di ristagno.

La Concimazione
La concimazione della rosa inizia al momento dell’impianto; infatti è importante addizionare al terreno concimi organici o composto autoprodotto nel momento della messa a dimora delle piante. Per le rose rifiorenti si effettuano solitamente due concimazioni all’anno, con concimi organici, una ad inizio primavera e una ad inzio estate, meglio se il prodotto viene lievemente interrato con una zappatura.
Nel periodo estivo possiamo utilizzare anche del macerato di ortica che è ricco di azoto. Per le piante coltivate in vaso, dato che i nutrienti percolano più velocemente rispetto nel terreno, gli interventi di concimazione devono essere più frequenti.

L’irrigazione
Le piante vanno seguite specialmente nei primi anni dimpianto. La cosa migliore quando progettiamo la nostra aiola di rose è quella di predisporre un impianto di irrigazione a goccia, infatti non è consigliato bagnare le foglie delle piante, faciliteremo il diffondersi di malattie funginee.

La Potatura
La potatura invernale va effettuata tra la metà di febbraio e la metà di marzo a secondadella località in cui ci si trova; una potatura prematura, tra dicembre e gennaio, può favorire uno sviluppo precoce spesso poi compromesso dal tempo rigido.
Come potare:
Il taglio deve essere obliquo e rivolto dalla parte opposta alla gemma per evitare che nella stessa si accumuli umidità. Vanno sempre rimossi i rami secchi o morenti accorciandoli fino a trovare legno sano, con midollo bianco.
Vanno rimossi i rami che si incrociano, i rami sottili e quelli ricchi di ramoscelli (cioé i piccoli rami con una o due foglie) I rami molto vigorosi non vanno mai potati energicamente, altrimenti cresceranno ancora più vigorosi.
Le potature non vanno mai effettuate in condizioni di gelo perché la gemma al di sotto del taglio potrebbe subire danni a causa del freddo e di conseguenza il getto potrebbe morire.
La potatura estiva si limita alleliminazione di fiori o grappoli di fiori durante il periodo di fioritura che stimola la crescita di nuovi fiori.
È consigliato non tagliare troppo gli arbusti durante la stagione vegetativa, in quanto si va ad asportare superficie fogliare indispensabile per il rifornimento nutrizionale della pianta; quindi eliminare troppo durante il periodo di crescita indeboliresce il rosaio.
A fine estate l’eliminazione dei fiori appassiti deve essere fatta a lunghi intervalli di tempo e il meno possibile, per evitare di stimolare la produzione di ulteriori getti di crescita che si deteriorerebbero nellinverno.

I Trattamenti
I prodotti che si possono trovare oggi in commercio, ammessi in agricoltura biologica, sono molti, sia per quanto riguarda il controllo degli insetti che per i funghi. Come regola generale vi lascio questi consigli di prevenzione:
- Scegliere la varietà adatta al luogo dove volete piantare le vostre piante di rosa, ricordate che le rosa necessita di almeno metà giornata di sole al giorno
- Durante le irrigazioni mai bagnare le foglie
- Tenere zappato e/o ripulito il suolo da eventuali foglie ammalate cadute a terra
- Non concimate troppo le piante e non piantele strette per avere il “pronto effetto”
- Nel caso di necessità intervenire ad inizio stagione con prodotti a base di rame, propoli, microrganismi o altri estratti naturali disponibili in commercio
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